Infermità congenita: che cosa significa?
Lo shock dopo un evento così travolgente come la nascita: il bebè soffre di un difetto al cuore. Questa e altre patologie alla nascita sono definite infermità congenite. I costi per le misure mediche sono corrisposti dall’assicurazione per l’invalidità (AI) e dall’assicurazione malattie complementare, a patto che sia stata stipulata prima della nascita.
Significato: che cosa sono le infermità congenite?
Un difetto cardiaco congenito, trisomia 21 o epilessia: quando questo tipo di danni fisici o mentali sono presenti già alla nascita si parla di infermità congenite riconosciute. Si tratta di patologie che possono essere causate da diversi fattori. Alcune infermità congenite sono lievi e si possono risolvere, altre forme più gravi richiedono invece un trattamento medico a vita.
Elenco delle infermità congenite
I tipi di malattie che l’AI e l’assicurazione malattie considerano infermità congenite sono elencate nell’ordinanza del DFI sulle infermità congenite. Un’infermità congenita deve figurare su questo elenco affinché sussista il diritto alle prestazioni dell’AI.
Patologie note secondo l’elenco del DFI
A ogni tipo di infermità congenita presente nell’elenco è assegnato un proprio numero.
- ADHD/SPO congenito, numero 404
- Epilessia congenita, numero 387
- Disturbo dello spettro autistico congenito, numero 405
- Difetto cardiaco congenito, numero 313
- Sindrome di Down / trisomia 21, numero 489
- Paralisi cerebrale, numero 390
In quali casi una malattia viene considerata infermità congenita?
La mera predisposizione a una determinata patologia non è considerata infermità congenita. Solo le malattie presenti alla nascita possono essere riconosciute come infermità congenite.
Premi della cassa malati a colpo d’occhio
Per stabilire chi pagherà i costi è determinante l’età
Quale assicurazione si assumerà i costi del trattamento dipende principalmente dall’età della persona interessata. L’assicurazione per l’invalidità (AI) si fa carico dei costi del trattamento fino alla fine del mese in cui la persona assicurata compie 20 anni. L’AI subentra solo quando la malattia figura nell’elenco delle infermità congenite. A partire dai 20 anni, la competenza passa all’assicurazione di base della cassa malati.
Fondamentale una diagnosi precoce
In caso di sospetto vale la pena reagire tempestivamente. L’AI si assume i costi con effetto retroattivo a partire dal relativo annuncio fino al massimo 12 mesi prima. Le diagnosi e i trattamenti devono essere ben documentati.
Quando e per quanto tempo paga l’AI?
L’assicurazione per l’invalidità corrisponde alle persone affette da infermità congenita la totalità dei costi per misure mediche fino a compimento del 20° anno d’età, se necessarie sotto il profilo medico, senza applicare alcuna aliquota percentuale.
A seconda dei casi, l’AI prende a carico anche i mezzi ausiliari necessari, le spese di viaggio per recarsi al luogo del trattamento e i costi di alloggio. Inoltre, vengono coperti anche altri costi, ad esempio per l’inserimento professionale di giovani affetti da ADHD.
L’AD(H)D è un’infermità congenita?
Per bambine e bambini che fino ai 9 anni compiuti sono stati sottoposti a interventi terapeutici a causa di un ADD/ADHD può essere riconosciuta un ADHD come infermità congenita 404.
In quali casi le infermità congenite sono assunte dalla cassa malati?
A partire dai 20 anni compiuti la competenza passa alla cassa malati, che assume i costi delle misure mediche. L’assicurazione di base tratta le infermità congenite come malattie. Pertanto, applica la partecipazione ai costi con franchigia, aliquota percentuale e contributo ai costi ospedalieri. Le prestazioni dell’assicurazione di base sono le stesse in ogni cassa malati. Per la copertura dei costi supplementari occorre stipulare le assicurazioni complementari.
La notifica prenatale è particolarmente importante
La nascitura o il nascituro può essere protetta/o sin dalla gestazione con una copertura adeguata in caso di parto prematuro o infermità congenita. L’ammissione del bebè in determinate assicurazioni complementari durante la gravidanza non è soggetta a restrizioni. Nel caso in cui la situazione di vita dovesse cambiare, sarà sempre possibile disdire l’assicurazione.
Dopo la nascita, ai fini della stipulazione di un’assicurazione complementare è determinante lo stato di salute. In presenza di malattie o infermità, la copertura assicurativa può essere esclusa o limitata.