Rinunciare all’alcol per fortificare la salute e sentirsi meglio

Zwei Frauen sitzen auf Fenstersims, trinken ein warmes Getränk und geniessen die Zeit zusammen.

Spesso il percorso di rinuncia inizia con una serie di buone intenzioni. Ad esempio durante le feste si rimettono in discussione le abitudini di consumo, domandandosi quale sia la quantità limite e cosa comporti una rinuncia. Testimonianze e studi dimostrano che una pausa dall’alcol dona vitalità e migliora l’umore.

L’idea alla base di una pausa dall’alcol

Rinunciare al consumo di alcolici per un periodo limitato non è un’idea nuova. Lo dicono ormai anche le campagne e i movimenti di sensibilizzazione internazionali. Ma allora cosa si cela dietro alla strategia della rinuncia? L’esperienza insegna che anche solo un breve periodo di astinenza dagli alcolici permette di riprendere il controllo delle proprie abitudini di consumo in modo duraturo.

Dare un taglio alle abitudini

La pausa dal consumo di alcolici può aiutare a rompere abitudini ormai radicate e inconsapevoli, inoltre può essere una buona occasione per rivedere il proprio rapporto con l’alcol. In più, smettere di bere aiuta a contrastare il logorio del tempo: un’alimentazione sana, l’attività sportiva e la cura di se stessi sono i tre pilastri di uno stile di vita sano, sbandierati su tutti i social media.

Quali sono gli effetti di una rinuncia agli alcolici?

Esistono diversi buoni motivi per rinunciare all’alcol: i benefici a breve e a lungo termine per il corpo e la mente sono molteplici. Gli organi si rigenerano con straordinaria rapidità e il corpo rilascia grandi quantità di sostanze messaggere dell’ormone della felicità, andando in definitiva a migliorare l’umore. Ecco una panoramica degli effetti:

Gli effetti di una rinuncia agli alcolici

Dopo 1 settimana

  • La qualità del sonno migliora: il sonno diventa più riposante e profondo, i sogni più vivaci.
  • La pelle migliora visibilmente: grazie all’astinenza, la pelle torna a ottimizzare le riserve di acqua, per favorire una corretta idratazione dell’epidermide.
  • La mucosa dello stomaco e dell’intestino si rigenera.
  • Scompaiono nausea e mancanza di appetito.

Gli effetti di una rinuncia agli alcolici

Dopo 2 settimane

  • I valori del fegato migliorano. Si inizia a consumare le riserve di grassi e di conseguenza ci si sente più svegli, più in forma e più prestanti.
  • Il sistema immunitario inizia ad autorigenerarsi.
  • Vengono smaltiti gli accumuli linfatici.

Gli effetti di una rinuncia agli alcolici

Dopo 1 mese

  • Il peso torna nella norma: l’alcol contiene diverse calorie prive di valori nutrizionali. Durante la pausa di astinenza il corpo inizia a smaltire i grassi in eccesso.
  • La rigenerazione del fegato può avvenire nel giro di 4–8 settimane.
  • Netto miglioramento dei valori ematici: abbassamento dei livelli di colesterolo e di glucosio.
  • La salute psichica si stabilizza e presenta un miglioramento (le riserve di dopamina e sero­tonina iniziano a normaliz­zarsi).

Gli effetti di una rinuncia agli alcolici

Dopo 1 anno

Contrastare il consumo eccessivo di alcolici

Oltre ai numerosi aspetti positivi che può apportare un’astinenza radicale dall’alcol, le diverse fasi di una pausa possono altresì contribuire a contrastare un’eventuale dipendenza e un consumo eccessivo. Anche le pause più brevi apportano un grande beneficio. In caso di tendenza all’eccesso di alcolici, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) consiglia di astenersi dal consumo per almeno due giorni alla settimana.

L’esperienza insegna che anche solo un breve periodo di astinenza dagli alcolici permette di riprendere il controllo delle proprie abitudini di consumo in modo duraturo.

Rischio per la salute

In genere il consumo di alcolici comporta un rischio per la salute. L’UFSP definisce una quantità di alcolici non eccessiva come segue: «Gli uomini adulti sani non dovrebbero consumare più di due bicchieri di bevande alcoliche al giorno, le donne invece non più di un bicchiere.» Per bicchiere si intende la quantità di alcol generalmente servita nei ristoranti (ad es. un bicchiere di birra o di vino o un bicchierino di grappa).

«Mindful Drinking»

Rientrano appieno nei moderni trend di consapevolezza non soltanto l’astinenza ma anche il cosiddetto «Mindful Drinking», ovvero in italiano il bere in modo consapevole. Questo termine indica un approccio al consumo di alcolici consapevole e moderato o anche, sempre più spesso, la totale rinuncia all’alcol. L’offerta di bevande analcoliche è in crescente aumento; tale crescita si riflette in una domanda di bibite alternative sempre più alta.

Campagne di prevenzioneInoltre, esistono diverse campagne di prevenzione a livello mondiale, che intendono sensibilizzare sulla pausa dagli alcolici e su un consumo consapevole. La campagna Dry January (gennaio analcolico), ad esempio, si ripropone di motivare i partecipanti a rinunciare al consumo di bevande alcoliche per un mese intero. I risultati della campagna dimostrano che:

  •  il 69% dei partecipanti, dopo un mese di rinuncia, si sente meglio.
  •  il 70% dorme meglio.
  •  il 72% consuma meno alcolici in generale (anche dopo il Dry January).
  •  il 96% riceve feedback positivi e messaggi di sostegno dalla propria cerchia di amici e parenti.

Rinuncia agli alcolici: la ricetta del successo

  1. Consumo consapevole: rinunciare agli alcolici non significa fare a meno dei piaceri della vita. Si può ad esempio iniziare provando con una nuova ricetta, come un tè fatto in casa, un punch o un mocktail (un cocktail analcolico) dal gusto esotico.
  2. Comunità: può anche essere utile coinvolgere la propria cerchia nel raggiungimento dell’obiettivo oppure partecipare a campagne di prevenzione.
  3. Motivazione: si chieda qual è la sua motivazione personale, Qual è l’obiettivo? Riacquistare energia? Rivedere le proprie abitudini di consumo? O semplicemente migliorare la qualità della pelle?

Rischi connessi all’astinenza

Si rischia di incorrere in una dipendenza nei casi in cui l’alcol sia visto come un ripiego per scampare allo stress e ai problemi che gravano sulla psiche, oppure per filtrare le emozioni o, ancora, per superare le paure sociali. Nei soggetti dipendenti una brusca interruzione del consumo provoca sintomi che possono mettere a repentaglio la salute. Se si soffre dunque di disturbi legati al consumo di alcol, è sconsigliato iniziare un percorso di astinenza da soli.

Chiedere aiuto a una o un professionista

Quando smette di bere, chi soffre di disturbi legati al consumo di alcol deve mettere in conto una serie di problemi, come crisi di astinenza con conseguenze sia fisiche che psichiche (sudorazione, tremore, mal di testa ecc.). In tali casi si raccomanda di chiedere aiuto a una o un professionista e di recarsi in un centro di consulenza sulle dipendenze, come ad esempio la Croce Blu.

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